Estetica del ‘glitch’ e voli impossibili
di Sean Cubitt, Winchester School of Art
ESTRATTO: I nastri di Federica Marangoni del 1981 e 1982, che riguardano l’impossibilità – in quanto si riferiscono alla fragilità delle farfalle -, mettono in luce alcuni elementi fondamentali dell’immagine elettronica a un passo dalla digitalizzazione. E poiché la digitalizzazione è il destino a cui vanno incontro tutti i video analogici di cui si vuole mantenere la visibilità nel prossimo futuro, le transizioni analizzate nell’archivio di Rewind Italia e le sfide estetiche che queste sollevano, sono più vitali che mai. Può il video analogico spiegare le sue ali in un volo digitale? E che cosa dobbiamo fare del ‘glitch’ che compare nei nastri stessi (sui monitor così come sul nastro) e come artefatto della trasposizione digitale? Fino a che punto il ‘glitch’ (audio e video) è sempre stato parte integrante dell’estetica del video?
Glitch Aesthetics and Impossible Flights
Sean Cubitt, Winchester School of Art
ABSTRACT: Federica Marangoni’s tapes from 1981 and 1982, which concern impossibility as much as they are about the fragility of butterflies, signal some key facts of the electronic image at the brink of digitisation. And since digitisation is the fate of all analog video that wishes to remain visible in the near future, the transitions explored in the Rewind Italia archive and the aesthetic challenges they raise are more vital than ever. Can analog video spread its wings in digital flight? And what are we to make of the glitching that appears in the tapes themselves (on monitors as well as in the tape) and as artefacts of digital transfer? To what extent was the glitch (audio and video) always an integral part of video aesthetics?
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